Leggere e scrivere, con creatività
Il lavoro di uno scrittore, o aspirante tale, consiste, come nel caso di ogni artista-artigiano, nel dar nuova luce al banale, a tutto quello che gli altri non degnano neppure di uno sguardo.
Come un artigiano che lavora nella sua bottega infatti, anche lo scrittore ha a disposizione materie prime (le parole) e strumenti di lavoro (la penna e il foglio bianco): miscelando con sapienza e ispirazione le prime con le seconde, e senza dimenticare il rispetto (o la rottura consapevole) di certe regole d’arte, ottiene il prodotto finito, “forgia” un racconto, una poesia, un romanzo.
Ma non bastano il mestiere (che comunque va acquisito in anni di faticoso apprendistato, come per qualsiasi lavoro artigianale) gli strumenti e la materie prime: serve anche uno sguardo originale, libero dai lacci che imbrigliano la fantasia, perché solo quello è in grado di fare la differenza, è capace di rapire l’interesse di un lettore generico.
“Non conosco scrittori che non abbiano almeno un po’ di talento – diceva il grande scrittore americano Raymond Carver, che dà il nome alla nostra scuola – ma uno sguardo originale sulle cose che ci circondano, e le parole giuste per esprimerlo, quelli sì che sono davvero rari”.
La domanda che ci poniamo è questa: è possibile allenare uno sguardo ad essere originale e creativo?
Certo che sì! Se ci abituiamo a guardare al mondo come se fosse metafora di qualcos’altro, se ci alleniamo ad esaurirne il potenziale creativo, se impariamo ad evitare gli sguardi pigri e automatici, la sciatteria e l’imprecisione, se nutriamo la nostra mente con impulsi poli-sensoriali, se riusciamo a forzare certi nostri schemi mentali che al momento di “creare” ci impediscono di essere più fantasiosi, riusciremo anche ad essere CREATIVI!
Imparare a vedere le cose diversamente fa la differenza fra uno scrittore mediocre ed uno scrittore consapevole del suo mestiere, delle corde che devono essere stuzzicate per legare indissolubilmente un lettore alle proprie idee di narrazione.
Non serve avere tutte le risposte per essere un buon artigiano della parola scritta, e non serve soprattutto avere le risposte che tutti si aspettano: proviamo a trovarne altre, di completamente nuove, di sorprendentemente originali.
Tag:creatività, lettura, scrittura